Sat, 08 Feb 20 Pastoral initiatives for the youth Youth Communities Life of the Institute
C’è Altro per me.
La mia prima settimana di animazione vocazionale, sicuramente quella che più nel cuore porterò per sempre; e dire che io non volevo neanche andarci e invece sembra essere stata preparata apposta per me.
Ho sempre creduto in una cosa: se non puoi dimostrare ad un altro ciò che vedi, e se lui non può ripetere la stessa esperienza probabilmente ciò che ti sembra di vedere non esiste, non è reale anche se a te sembra esserlo .Questo “metodo scientifico” ho sempre avuto la necessità di applicarlo anche alla parte più profonda di me, la mia relazione con Dio ma, come fare quando si parla solo di ciò che si sente, di cui mentre provi a parlarne sembra che ti sfugga e ti senti incapace di trovare parole che arrivino all’altro senza sciupare ciò che percepisci?
In questa settimana più che raccontare la mia esperienza l’ho passata ad ascoltare. Ebbene in ogni frammento di storia io ci ho visto la mia esperienza. In ogni storia ordinaria di un giovane come me, di una famiglia, di un sacerdote o una religiosa il Signore ha parlato in modo straordinario per dire: “Io amo proprio te e voglio che proprio tu sia felice! Per questo realizzerò con te il tuo desiderio più grande.”
C’è Altro per me è una promessa, la promessa che Dio fa per rassicurare che non si è soli mai , neanche quando prendi uno zaino e ci metti il necessario per una settimana tra persone che non conosci e di cui in realtà non sai neanche il nome. Eppure si svelano, già dal primo momento, quei fratelli che hai avuto sempre nel cuore con cui sembra di essere insieme da tanto. È bastato avere qualche traccia di attività e fidarsi un po’ l’uno per l’altro, consapevoli di fare un servizio per cui noi stessi da soli non saremmo mai stati sufficienti. Io prima di ogni momento pensavo Signore aggiungi tu dove io manco e a incontro finito andavo via consapevole solo del fatto che avevo ricevuto più di ciò che avevo dato.
C’è stato Altro per me nella famiglia che mi ha ospitato e in quelle incontrate anche solo per una cena o un’attività, sono stati esempi di vita accolta, di vita custodita e anche io mi sono sentita incredibilmente a casa sempre. La loro testimonianza di accoglienza, di ospitalità e di cuore aperto mi ha permesso di vivere con serenità queste giornate.
C’è Altro per me che è passato attraverso la testimonianza dei sacerdoti che ci hanno accolti nei loro gruppi parrocchiali e che mi hanno dimostrato che insieme il cammino è più bello. Nei loro occhi il desiderio e la bellezza di credere che sia la strada giusta si percepiva a metri di distanza.
C’è Altro per me nelle realtà sociali, che si prendono cura della persona, senza dimenticare i dettagli nel rispetto di ogni essere che viene accolto, ospitato, accudito, custodito, fatto crescere. C’è Altro per me...per noi.
Lucia Gargiulo