Formare. Comunicare. Testimoniare.

Formare. Comunicare. Testimoniare.

Community Formation Mater Redemptoris - Foggia (FG)

In collaborazione con l'Ufficio Catechistico Diocesano, la nostra sorella Alice ha tenuto 3 incontri di formazione sulla comunicazione, per alcuni catechisti rappresentanti delle varie parrocchie dell'Arcidiocesi di Foggia-Bovino.

Gli incontri, svolti il sabato pomeriggio, hanno avuto le seguenti tematiche:

  1. La comunicazione e i social media. Dove, come, quando. Questa tappa ha permesso di capire come siamo arrivati in questa società impregnata di media, attraverso una carrellata veloce sui social maggiormente usati da tutti e sul loro specifico uso.
  2. Virtu-ali. Onlife! Vivere la comunicazione eticamente. In questa tappa, alla luce di quanto appreso nel primo incontro, è stata data la possibilità di imparare nozioni e contenuti su “come” vivere la comunicazione e abitare gli ambienti mediatici in maniera etica e cristiana; ovvero come sia possibile vivere le virtù umane e cristiane incarnate nella vita onlife, con uno sguardo veloce anche al "Manifesto della comunicazione non ostile".
  3. Pratica-mente. Strumenti e laboratorio pratico.Questa tappa prevedeva un’attuazione pratica, accompagnata, di quanto appreso. Sono stati forniti gli strumenti e le nozioni necessarie per poter fare un incontro di catechesi 3.0.

Ci siamo impegnati, come gruppo, a metterci in rete per poter condividere doni e idee per i nostri incontri di catechesi con i ragazzi perché... questa è la Chiesa che ci piace!

Di seguito, alcune testimonianze dei partecipanti.

Tiziana della Parrocchia dei SS Guglielmo e Pellegrino: "Tre incontri frizzanti, freschi, leggeri come una carezza per aiutarci a comprendere che, nell'era di Internet, anche il modo di evangelizzare deve cambiare adeguandosi al linguaggio delle nuove generazioni, per instaurare con loro una comunicazione efficace. Suor Alice, tra un aneddoto e l'altro, tra una caramella e un cioccolatino, ci ha affascinato aprendo una finestra sul mondo dei media, nuovo strumento della catechesi. Il seme della sua testimonianza gioiosa e della sua disponibilità ha trovato spazio nel nostro cuore e sicuramente porterà frutto nelle nostre comunità".

Teresa della Parrocchia di San Francesco Saverio: "Adesso davanti a me vedo una prospettiva diversa che metterò in pratica... grazie di cuore ".

.Enza della Parrocchia di San Michele Arcangelo: "È stato stu-pe-fa-cente, per me, seguire suor Alice. È stata quel non so che... che mi mancava.  Ora non mi sento più la pecora nera del gruppo. Ho avuto le conferme che attendevo. Sì... Mi  sento più sicura. Catechiste in rete, catechiste a tutto tondo, con il cuore aperto per accogliere accogliendoci tra di  noi nelle nostre parrocchie, tra diocesi e in tutto il mondo. Pronta per  imparare ad annunciare.🙏🏻".

Valentina della Parrocchia di San Pietro: "L’esperienza degli incontri sulla comunicazione è stata un’occasione per introdurmi con delicatezza e intelligenza alla realtà virtuale di internet, non solo dal punto di vista social, fine a se stesso, ma anche come integrazione con la Parola di Dio. Un corso innovativo, che ha stimolato in me curiosità e stupore. Suor Alice, simpatica, accogliente, gentile e disponibile.. con il suo approccio semplice e spontaneo mi ha coinvolta e divertita, insegnandomi e fornendomi anche nuovi spunti creativi e interattivi."

Tiziana della Parrocchia di Santa Maria del Carmine: "Ho partecipato con immenso piacere a questi 3 incontri che abbiamo fatto. Inutile dirti che li ho trovati interessantissimi poiché mi sono ritrovata in quella  situazione che hai citato tu stasera...ho visto i ragazzi poco interessati in questi ultimi incontri. Sarà che sono dodicenni e quindi in piena fase adolescenziale, sarà l'anno e mezzo di pandemia che ha tagliato non poco la nostra socializzazione....un po' tante cose, insomma... Tu mi hai dato degli spunti interessanti tanto che abbiamo rimodulato gli incontri di catechesi.
Nulla di rivoluzionario  😉😉😉 ....Abbiamo semplicemente utilizzato il cellulare per attingere e cercare materiale utile per gli incontri.
Devo dirti che ho trovato i ragazzi più motivati ed interessati e forse anche sorpresi perché prima il cellulare dovevano tenerlo da parte durante gli incontri.
Ciò non vuol dire rimanere incollati al telefono, ma carpire idee da elaborare, personalizzare e, perché no, utilizzare come spunto per i successivi incontri.
Quindi grazie per i tuoi preziosi suggerimenti" .

Carmen dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo: "Questi incontri di formazione sulla comunicazione erano ciò di cui avevamo proprio bisogno. Mi è piaciuta la tu schiettezza e il tuo voler scuoterci tutte ad un avvicinamento comunicativo con il linguaggio dei giovani senza per questo scimmiottarli o perdere di autorevolezza.
I tuoi esempi concreti di catechesi semplice ma diretta ad esempio con le caramelle e le virtù sono uno spunto di riflessione per noi.
Il tuo dono più prezioso la voglia di farci conoscere per condividere e fare rete!
Grazie!"

Annamaria dalla Parrocchia dell'Immacolata: " Un corso pieno di spunti e nuovi strumenti per comunicare ai ragazzi l'Amore con un linguaggio sempre piu vicino al loro, addolcito e semplificato da aneddoti di esperienza diretta vissuta da suor Alice. Una full immersion sulle diverse strategie comunicative che spaziando dalle origini di internet fino alle apps dei giorni nostri ci ha fatto riflettere per ripensare insieme al nostro ruolo di comunicatori del messaggio di Dio."

Concetta dalla Parrocchia della Sacra Famiglia: "Grazie per averci accompagnato in questo corso, è stato edificante ma sopratutto un grande dono... Ho capito che le idee costruiscono rapporti di forza e insieme ai ragazzi possiamo diventare protagonisti di una nuova stagione".

Viviana dalla Parrocchia dei Santi Guglielmo e Pellegrino: "Sono stati 3 incontri che mi hanno permesso di avere una visione ancora più nitida in merito agli "strumenti" che la rete ci offre. Ho capito che non bisogna mai sentirsi "arrivati", ma al contrario bisogna sempre mettersi in discussione e ho assorbito una maggiore consapevolezza nei confronti di un linguaggio che ci dà l'occasione di relazionarci ai ragazzi, non dall'alto in basso, ma da un punto di vista più vicino alla loro percezione della vita, senza mai dimenticare che i bambini/ragazzi hanno tanto bisogno di parlare perché è sempre più difficile trovare chi li ascolti, veramente".