Ho scelto di attenderTi

Ho scelto di attenderTi

Mié, 21 Dic 22 Jóvenes Iniciativas de pastoral juvenil

Ho scelto di attenderti…

“No, suor Alice, non riusciremmo ad essere costanti a collegarci, non è cosa…”

È iniziato con un bel rifiuto questo cammino d’Avvento; Fatima ed io eravamo al Centro Eucaristico per la veglia vocazionale per la professione perpetua di suor Giulia Iuso e, ricevendo la proposta di partecipare al percorso di “Scelgo di attenderti”, abbiamo tirato su un bel muro...

Suor Alice allora ci ha spiegato un po’ meglio e la cosa in realtà non sembra così impegnativa: avremo un calendario d’Avvento virtuale e ci incontreremo solo 2 volte in videocall, all’inizio e alla fine del cammino.

Inoltre avevamo una lavagna virtuale ed un foglio elettronico condivisi con gli altri “partecipanti” dove poter aggiungere i nostri contenuti, le nostre esperienze, foto, frasi ecc..

Io e Fatima studiamo a Foggia e viviamo nella residenza Biraghi, quindi abbiamo in un certo senso potuto condividere il cammino giorno per giorno.
Così il 28 Novembre iniziamo a cliccare sulla casellina e quando vediamo apparire un tutorial per fare una stella siamo molto divertite, ma dopo una prova fallimentare decidiamo di condividere il nostro lavoro sulla lavagna: una fetta di pandoro tagliata in orizzontale proprio per dare l’impressione di una stella. Tra risate e zucchero a velo sparso qua e là è iniziato questo cammino di Avvento.

Ogni giorno Fatima mi ricordava “Hai aperto la casellina di oggi?” ed io poi incuriosita aprivo.

I giorni seguenti le caselline ci portavano tra testi di canzoni ascoltati con più attenzione, silenzi, articoli di giornale, fragore delle onde, battiti, preghiera, colori, poesia, immagini e il tutto si incrociava con le nostre avventure quotidiane, tra corse per non far scongelare la spesa, pioggia nei momenti meno opportuni, influenza, brodini, presepi, fidanzato triste, cioccolate calde, senso di abbandono, opere teatrali, fidanzato felice, le amiche che finiscono gli esami, amiche in paranoia per gli esami, crisi di pianto, pranzi, serate di svago, panzerotti ustionanti, piastre per capelli  

Alla fine ci è stato chiesto: cos’è o chi è la nostra notte? E cos’è o chi è la luce? La mia notte buia è il non piacere abbastanza, deludere ed essere tradita… La luce? La luce c’è se mentre brontolo mi accorgo che in questi giorni ho ricevuto sguardi pieni di affetto e di amore, attraverso tante persone che mi circondano. La luce c’è se magari smetto di brontolare. La luce è non svilirsi ma semplicemente amare. La luce è accogliere quel Dio fragile che anche se non piaci abbastanza, non sei perfetto abbastanza, non sei competente abbastanza si lascia cadere nelle tue non abbastanza forti braccia e mentre sei colto da stupore e meraviglia ti ama e t’insegna ad amare, davvero.

Francesca

Quest’anno ho trascorso il tempo dell’Avvento diversamente dal solito, vivendolo in modo più consapevole ed intenso. Ho condiviso questa esperienza con la mia amica Francesca e insieme abbiamo passato  bei momenti a chiacchierare liberamente riguardo alla sorpresa del calendario virtuale, che ha reso tutto più divertente e piacevole. Soffermarci sulle piccole tappe quotidiane che ci accompagnavano e confrontarle con gli altri è stato edificante. Gli incontri serali con il resto del gruppo hanno consolidato il periodo dell’Avvento, facendoci capire qual è la nostra notte e dove troviamo la nostra luce.
Sono felice di aver preso parte a questo breve ma intenso viaggio, che mi ha trasmesso ed insegnato il vero valore dell’attesa del Natale.

Fatima