La missione dell’Università per un’umanità nuova

La missione dell’Università per un’umanità nuova

Dom, 30 Oct 22 Jóvenes

Domenica 30 ottobre nella chiesa di San Vigilio a Siena è stata celebrata la messa d’inaugurazione del nuovo Anno Accademico. A presiedere la celebrazione eucaristica il Card. Arcivescovo Augusto Paolo. Presenti gli studenti, i docenti ed il personale tecnico e amministrativo dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Siena.

Attraverso la monizione che ha preceduto la processione d’ingresso si è voluto illuminare il senso della celebrazione. A conciliare la preghiera e introdurre i fedeli alla liturgia, le parole di suor Rosaria Straniero ef: «Ci ritroviamo insieme per condividere l’Eucaristia e offrire insieme, al Signore, il nuovo Anno Accademico, per invocare la sua benedizione su ciascuno di noi, sui progetti e sulle sfide che ci stanno davanti, per chiedergli di essere presente nelle nostre vite».
Riprendendo il brano evangelico, suor Rosaria si è soffermata sullo slancio di Zaccheo a salire sull’albero, invitando a «elevarci al di sopra delle nostre piccole vicende quotidiane per avere uno sguardo altro sulla realtà e potervi incontrare il Signore. Stesso sforzo che è richiesto nello studio perché esso, se illuminato e profondo, può innalzare la ragione a riconoscere in ogni realtà l’Autore di tutte le cose».

Nell’omelia il Cardinale, dopo aver rivolto un saluto al Magnifico Rettore uscente prof. Francesco Frati e un sentito augurio al prossimo rettore in carica, prof. Roberto Di Pietra, ha preso spunto dal passo del Vangelo per analizzare la figura di Zaccheo, protagonista “piccolo” per eccellenza, e il suo incontro con Gesù; un incontro capace di divenire evento nella vita di Zaccheo, con l’augurio che possano essere, così, incontri seminali e generativi anche quelli che avvengono nelle nostre università; che la stessa spinta che ha indotto Zaccheo, emblema della negatività, ma guidato dall’intuizione e stimolato dalla curiosità all’incontro con Cristo, possa essere una scintilla all’azione anche per gli studenti. Un’azione che miri appunto all’incontro con l’altro, ad un bene collettivo da perseguire insieme, senza tendenze individualistiche. Infine, il Cardinale ha sollevato la questione della missione dei giovani, degli studenti all’interno della comunità cristiana; giovani che – ha dichiarato – «possono far crescere un’altra umanità, diffidando delle liturgie mondane dell’apparire, e instaurare una connessione più stabile del cuore» con la realtà. Zaccheo non è uno di quei personaggi che lasciano tutto per seguire Cristo, è una persona comune, proveniente da una storia di peccato, che, però, all’interno della sua dimensione ordinaria, riesce a ripensare la vita, a convertirla nel segno dell’Amore.

Al termine della celebrazione, prima della benedizione solenne, il Magnifico Rettore prof. Francesco Frati ha portato il saluto ufficiale in rappresentanza dell’Università degli Studi di Siena. Dopo aver ringraziato il Cardinale e don Roberto, ha ricordato l’importanza che per i suoi sei anni di mandato il momento della Messa di inaugurazione dell’Anno Accademico ha ricoperto, per il senso stesso della comunità universitaria; comunità che – ha precisato – ha dimostrato di essere coesa e di saper non solo progredire tramite la produzione e la diffusione di conoscenza, ma soprattutto fare rete nei momenti difficili della storia recente. Perciò è stato essenziale il ritorno fisico nelle aule, nelle biblioteche, nelle chiese, luoghi emblematici di condivisione ed espressione comunitaria. L’invito finale, rivolto a docenti e studenti, è stato, allora, un’esortazione ad amare l’università come «gruppo di esseri umani guidati dagli stessi ideali».

Da ultimo, il pensiero di don Roberto, rettore della Cappella Universitaria di Siena, rivolto a tutta la comunità che in questi anni difficili ha continuato a riunirsi, riuscendo sempre ad espandersi «dalla mensa eucaristica alla mensa della fraternità», per farsi prossima e curare la qualità delle relazioni, tessute negli anni e spesso persistenti ben oltre il mero percorso universitario degli studenti.

Questa esperienza di Comunità nella più ampia comunità universitaria della nostra città continua a stimolare i ragazzi alla scelta dell’impegno nello studio, alla scelta dell’incontro con l’altro e con l’Alto. Il mandato di Mons. Arcivescovo a far crescere un’altra umanità diventa l’indirizzo della didattica e dello studio, come ribadito, d’altronde, in tutti gli interventi e nella stessa “preghiera dei fedeli” curata dagli studenti: farsi comunità significa anche offrire supporto a tutti gli studenti in difficoltà e speranza ai giovani che non hanno la possibilità di accedere agli studi, affinché attraverso l’impegno di molti e con l’aiuto di Dio possano trovare «la forza di continuare ad essere affascinati dal Creato».

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

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Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico

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Celebrazione eucaristica a s. Vigilio per l'inizio del nuovo Anno Accademico