Vie, 18 Ago 23 Jóvenes JMJ 2023
Spesso dei giovani viene detto che fanno le cose “di fretta”. Durante questa giornata mondiale della gioventù siamo stati invece incoraggiati dalla presenza amica di Maria, che non va di fretta, ma “in fretta” da sua cugina Elisabetta. Nella sollecitudine di Maria vedo la carica emotiva che ogni giovane investe nel progetto d’amore che Dio ha per lui, una carica che spesso travolge tutto ciò che sta attorno. È questo lo spirito che caratterizza questo evento, che ha radunato un milione e mezzo di giovani attorno al papa, padre e “nonno” per le generazioni che lo hanno accolto a suon di applausi, cori e qualche lacrima. È stata soltanto la presenza del Signore in Gesù Eucarestia, tuttavia, a richiamare un profondissimo silenzio durante la veglia serale, quasi a confermare l’esperienza del profeta Elia che sente Dio nel silenzio di una brezza leggera.
Carmela Montrone
La prima immagine che ho di questa GMG è al porto di Civitavecchia in attesa di imbarcarci per Barcellona, nella piazzola degli autobus: la carica e l' energia dei 40 giovani/giovanissimi della parrocchia di Santa Galla in Roma, con cui siamo partite, che hanno letteralmente catalizzato la piazzola dove sostavamo, con canti e balli di gruppo al suono della loro mitica cassa bluetooth.
La seconda è di quegli stessi giovani, emozionati, commossi e trepidanti al passaggio del Santo Padre, qualche giorno dopo nel Parco del Tago a Lisbona; in ginocchio durante l' Adorazione della Veglia, sgranando rosari tra un momento e un altro.
Giorni ricchi, intensi, indescrivibili in cui tutta la fatica, le camminate sotto il sole, il peso dello zaino, le nottate sul duro pavimento delle palestre, le docce gelate la sera all'aperto, le interminabili ore di pullman ecc., ci hanno guidato fin lì, a quell'esperienza di grazia in cui, come ha detto il nostro accompagnatore: "abbiamo incontrato la Chiesa!".
Ritrovarci con migliaia di giovani da tutto il mondo, nella gioia e nella fraternità universale, accomunati da un unico credo, in quell' atmosfera magica, è stato un dono immenso per cui è valsa la pena di tutto il resto.
Particolarmente significativo è stato poi il passaggio a Fatima qualche giorno prima. Il messaggio di Maria, la testimonianza disarmante dei tre Pastorelli, il clima di fede e preghiera in cui siamo stati immersi, hanno preparato e predisposto i nostri cuori per fare spazio al Signore.
Torno a casa con il cuore pieno, grato, colmo di fiducia in Gesù il Signore e di speranza nei nostri giovani che sono il futuro che ci sta davanti! Tra le meravigliose condivisioni dei ragazzi ne porto in cuore in modo particolare una: "Mi sono sentito unito in Dio e ho sentito che con Lui il Bene dentro di me è invincibile!"
Sr Giulia