Lun, 13 Abr 20 Hijas de la Iglesia Fundadora
Subito dopo la guerra, l’offensiva dei mangiapreti incrudelì: gli uomini venivano fermati alle porte della chiesa per conquistarli alla lotta contro i padroni; nelle cooperative socialiste, dalle quali erano esclusi i frequentatori della parrocchia, i bambini venivano «battezzati» col vino bianco; si inscenavano processioni parodistiche e blasfeme; i preti erano insultati e minacciati di veder trasformate le chiese in sale da ballo e depositi di grano.
Anche Maria fu coinvolta e raccontava alle sue Figlie: «In quella zona rossa io perdetti il posto d’insegnamento perché volevo il Crocifisso nella scuola. Un giorno avevo battagliato con un Ispettore e poi mi rifugiai in chiesa. Forse questo brav'uomo mi prese per una persona sospetta e due guardie vennero in chiesa a prendermi e mi portarono in caserma. Tutto il paese si era allarmato e corse la voce che mi avrebbero messo in prigione. Mia sorella Gina e il babbo vennero a vedere cosa m’accadeva, ma ormai mi avevano lasciata libera. Il Commissario capì che volevo solo i diritti di Dio e non avevo nulla a che fare con la politica. Andai da Don Aldini un pochino agitata e fu quella volta che mi disse: “Signorina, si vince perdendo”. Io rimasi senza posto, sempre alle spalle del babbo».
S. Garofalo, Storia di un Carisma, 65-66