Oggi 14 giugno, festa del Corpus Domini, alcuni Amici del silenzio di Roma si sono ritrovati a Santa Maria del Silenzio per celebrare insieme l’Eucarestia, in questo giorno denso di significato e valore per tutti ed in modo particolare per quanti hanno avuto modo di conoscere e vivere il carisma di Maria Oliva Bonaldo.
Un giorno importante per tutti dato che, a causa del Coronavirus, quest’anno non è stato possibile celebrare il triduo pasquale nelle nostre chiese; così, seppur in un contesto diverso, celebrando questa festa abbiamo vissuto e contemplato anche il giovedì santo.
L’eucarestia di oggi sottolinea l’importanza di vivere “lo spezzare il pane” come gesto fondamentale dell’amore e della convivialità, predicato dal vangelo.
Non si tratta affatto della realtà “fisica” di sangue e carne, ma del figlio dell’uomo che bisogna “mangiare”, cioè accogliere nella fede.
È dunque importante comprendere, grati al Signore per questi innumerevoli doni, che il vero miracolo non è compiuto da parole e formule magiche, che cambiano la “sostanza” del pane, ma dall’amore di Dio che cambia la “sostanza” delle nostre vite.
Non a caso Gesù ha scelto il pane come simbolo di condivisione: esso infatti è la sintesi perfetta e universale di vita e solidarietà per ogni uomo in ogni tempo. È il simbolo dell’agape e cioè dell’amore fraterno concreto, disinteressato, smisurato.
In tale contesto, questa festa liturgica diventa occasione del tutto particolare per quanti, come noi, hanno conosciuto e vivono il carisma che Dio ha donato a tutta la chiesa attraverso Maria Oliva Bonaldo
Vivere insieme questa particolare domenica, per gli Amici del silenzio, è l’occasione per fare memoria di tutto il cammino che il Signore ci ha fatto percorrere. Infatti, il 22 maggio 1913, proprio durante la processione eucaristica del Corpus Domini Maria Oliva Bonaldo ebbe in dono l’intuizione carismatica che diede vita alle Famiglia religiosa delle Figlie della Chiesa; e da quel seme, seppur qualche anno dopo, sono nati anche gli Amici del Silenzio.
La liturgia ci ha ricordato le parole di Gesù: Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Con questi sentimenti siamo dunque tornati a casa con la gioia ed il desiderio di conoscere, amare e testimoniare la Chiesa.