Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2021

Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2021

Lun, 20 Set 21 Formazione Ecclesiale Conoscere la Chiesa

Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: "Verso un noi sempre più grande".

Domenica 26 settembre si celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, un appuntamento annuale per ricordarci che siamo tutti fratelli, tutti persone con diritti e doveri equivalenti; e che come Chiesa dobbiamo spalancare il cuore a chiunque giunga sul nostro territorio in fuga da guerre e carestie, in cerca di pace e pane. Il nostro sguardo di cattolici verso di loro, ed ancor più di persone consacrate, deve essere quello di Gesù, impastato non di paure ma di amore e tenerezza compassionevole.

“Verso un noi sempre più grande”: è il titolo del Messaggio del Santo Padre per la 107° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, un Messaggio che travalica i confini del mondo migrante per rivolgersi a tutti gli uomini di buona volontà: i cristiani innanzitutto, ma non solo.

Papa Francesco, infatti, ci ricorda che Dio stesso ci ha creati a sua immagine, a immagine del suo Essere Uno e Trino, comunione nella diversità, e che l’impegno di crescere nel “Noi” riguarda ogni uomo di buona volontà. Il suo auspicio, chiaramente dichiarato già nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti” (n. 35), è che alla fine della pandemia «non ci siano più “gli altri” ma solo un “noi”».

Lo scopo, quindi, di questo Messaggio è indicare un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo, orizzonte già presente nello stesso progetto creativo di Dio, che ci ha creati “esseri diversi e complementari per formare insieme un “noi” destinato a diventare sempre più grande con il moltiplicarsi delle generazioni”.

Il Papa termina il suo Messaggio con un sogno, tratto dal Profeta Gioele: "Io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni" (3,1). Siamo chiamati a sognare insieme. Non dobbiamo aver paura di sognare e di farlo insieme come un’unica umanità, come compagni dello stesso viaggio, come figli e figlie di questa stessa terra che è la nostra Casa comune, tutti sorelle e fratelli» (cfr Enc. Fratelli tutti, 8).