50 anni di vita religiosa

50 anni di vita religiosa

Ven, 11 Set 20 Figlie della Chiesa Comunità

Sono passati come un soffio! Ed oggi non rimane che rendere Grazie a Colui che da sempre mi ha amata ed ha accompagnato i miei passi.
Quante vicende, quanti incontri, quante persone conosciute che hanno forgiato la mia vita. La mia famiglia, i genitori che nella semplicità ci hanno insegnato l’amore di Dio e del prossimo, l’onestà, il perdono, l’ospitalità, e molte altre cose. Le Sorelle che mi hanno formato, i sacerdoti che mi hanno aiutata spiritualmente nel cammino.
Quante esperienze! La preghiera in famiglia, negli anni giovanili il mio soggiorno a Roma nella “Scuola Apostolica” proprio al tempo del Concilio Vaticano II, dove è fiorito il mio amore al Papa e alla Chiesa. Ho ancora stampato nella memoria il momento in cui i Cardinali uscivano da S. Pietro dopo le varie sessioni e noi aspiranti li accostavamo: erano di diverse nazioni e continenti, facevamo firmare loro la nostra cronistoria e parlavamo con loro, è stata per me un’apertura all’internazionalità.
Più tardi la mia prima esperienza nella catechesi ai fanciulli in parrocchia e poi nella scuola pubblica l’insegnamento della religione, i piccoli cori parrocchiali, in particolare a Milano e poi a Trieste. L’animazione liturgica nella nostra casa “Mater Amabilis” a Vicenza. La partecipazione alle settimane liturgiche sono state per me un arricchimento di esperienza e un supporto di conoscenza.
La bella esperienza di Lourdes nel Forum Informazioni del Santuario per ascoltare ed accompagnare i pellegrini affinché comprendessero il messaggio della Vergine Maria.
E, quest’ultima tappa iniziata quattro anni fa: la Missione “Ad Gentes”. Essere missionaria nelle Filippine. L’ho considerata una nuova chiamata del Signore, portare la gioia che ho in cuore a questa gente, confermare loro che il Signore li ama, far crescere in loro la speranza ed insieme cercare di scoprire sempre meglio il messaggio di salvezza del Vangelo. La fatica a volte di comprendere il loro linguaggio non rende vana la nostra presenza. C’è un messaggio che arriva al cuore delle persone al di là di quanto si riesce a dire con le labbra.
La nostra missione si esprime attraverso l’incontro settimanale con i ragazzi di alcune zone povere affidateci dal Fr. Larry che ci ha accolto: Santa Ana, Netra, Ibaio; collaboriamo nella catechesi, preghiera, preparazione alla Santa Messa domenicale. In Netra abbiamo dato origine ad un piccolo coro di ragazzi, curato da una insegnante del posto.
Non manca la visita ai malati a cui porto la Santa Eucaristia settimanalmente supportata dai ministri della Comunione, perché la gente semplice parla solo il Tagallo, lingua del posto. Inoltre vado assieme alla mia consorella Caroline a visitare i defunti; oltre ad essere un’opera di misericordia, è una presenza orante molto apprezzata e attesa dalle famiglie.
Un’esperienza nuova è stata per me la visita alle carceri: preghiamo con le giovani carcerate il S. Rosario, oppure partecipiamo con i carcerati alla Santa Messa. Mi fanno spesso riflettere, colgo in essi una fede semplice e forte.
Siamo in tempo di pandemia e molte iniziative missionarie ora non sono attuabili, ogni incontro è stato sospeso, ma rimane una roccia che dona l’acqua della vita, come quella che Mosè percosse e fece sgorgare l’acqua per il popolo assetato. Mi riferisco alla preghiera, all’Adorazione Eucaristica. Accanto al Santuario di Nostra Signora di Aranzazù, la nostra parrocchia, c’è una piccola cappella dove la gente viene spontaneamente a pregare, a presentare i propri problemi e le proprie pene al Signore Gesù, qui solennemente esposto, a chiedere l’aiuto del Signore per ogni necessità. Ed è qui che noi sostiamo in preghiera ed affidiamo al Signore ogni richiesta che ci viene affidata dalla gente.
L’8 settembre e stato il 50° anniversario della mia consacrazione religiosa, le mie nozze d’oro con il Signore Gesù. In parrocchia mi hanno preparato un momento di festa stupendo, dalla Santa Messa concelebrata in mattinata e animata con il canto, con la Benedizione del S. Padre al rendimento di grazie e al momento conviviale. Anche se con una partecipazione ridotta a causa del COVID19, la gioia è stata piena e resa possibile dal sostegno di molti amici.
Sr Miriam Perenzoni