Preghiera, sorrisi e povertà fanno l'unità!

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Mar, 04 Dic 18 Vita di istituto

FESTA PER IL 60° ANNO DI VITA CONSACRATA DI SUOR MARIA GABRIELLA DA SOGHE dell’Arcangelo San Gabriele

Mercoledì 21 Novembre 2018 è stato un giorno davvero speciale! Lo è stato non solo per Suor Gabriella, che ha festeggiato i suoi 60 anni di vita consacrata, ma anche per la Comunità delle Suore Figlie della Chiesa di Piacenza, unite alle molte e care persone, che frequentano fedelmente il Centro Eucaristico di San Donnino. La giornata di festa è stata introdotta dalla Superiora Suor Giuliana che, all’inizio della solenne Celebrazione Eucaristica, ci ha spiegato come “la vita consacrata nasca e rinasca ogni giorno, proprio dall’incontro con Gesù, perché del Signore prende sempre l’iniziativa”; a Suor Gabriella va il sentito ringraziamento di aver ascoltato e creduto alla voce del Signore che chiama.

La festa per Suor Gabriella, inoltre, ha coinciso con quella della Presentazione di Maria Bambina al tempio. Questo fatto è significativo, perché in Maria sono rappresentate tutte quelle donne che hanno vissuto la Grazia speciale di essere accolte da una famiglia religiosa fin da bambine, proprio come è accaduto alla nostra Suor Gabriella!

La S. Messa è iniziata con una processione dall’alto valore simbolico, in cui Suor Gabriella ha portato e deposto ai piedi dell’altare una lampada ad olio accesa. Nel suo graduale e solenne incedere, dietro alla Santa Croce, ella pareva sussurrare: “Lampada per i miei passi è la Tua Parola, Luce sul mio cammino”: proprio la frase evangelica che l’ha accompagnata fin da principio, nel suo percorso di consacrazione.

Dopo la recita delle Lodi mattutine, cantate da tutta l’assemblea di fedeli, riuniti in festante coro, si è dato spazio alle letture del giorno e alla voce squillante e aggraziata di Suor Gabriella, che ha intonato, con la partecipazione di tutto il suo cuore, il Salmo 150, di suprema lode a Dio. Il momento più intenso e commovente di tutta la funzione liturgica, concelebrata da tre sacerdoti piacentini e impreziosita dalla polifonia del coro di San Francesco, che ha puntualmente accompagnato tutti i momenti della Messa, è stato, sicuramente, quello dell’omelia di Don Giuseppe. Egli ci ha fatto comprendere come la fedeltà del Signore duri in eterno! Quindi, è importante festeggiare non solo la fedele risposta di Suor Gabriella alla chiamata, ma anche e soprattutto, la fedeltà di Dio che, per primo, mai ci abbandona.

Il sacerdote ha proseguito citando le parole della fondatrice, la Venerabile Madre Maria Oliva Bonaldo e si è soffermato sulla bellezza delle Suore Figlie della Chiesa che, fin dalle loro origini, venivano riconosciute dai fedeli come “le Sorelle che pregano, che sorridono e che sono povere”. Così è anche la nostra Suor Gabriella, che si fa un cuor solo e un’anima sola con le sue sorelle. Tutte insieme, infatti, pregano sorridono e vivono di povertà evangelica.

Don Giuseppe, inoltre, si è soffermato a spiegare come la preghiera non vada intesa nel senso semplicistico di “dire preghiere”, bensì nel senso di intrattenere una viva relazione di intimità con il Signore, che sempre ci ascolta e desidera entrare con noi in profondo rapporto di comunicazione e di comunione d’amore. E il segreto per poter allacciare legami d’amore con Gesù è proprio la povertà di Spirito, che si traduce in umiltà e semplicità di cuore.

Infine, sorridere non significa ridere per il fatto che le situazioni della vita vadano sempre bene; al contrario, significa sorridere proprio perché si ha nel cuore la Speranza Pasquale di Gesù Risorto, che ci accompagna a superare ogni ostacolo. In questo senso, perciò, l’appello ad essere persone di preghiera, sorridenti e povere, come le Figlie della Chiesa, viene rivolto a tutti i fedeli e non è riservato, in via esclusiva, solamente ai consacrati!

La commozione e la partecipazione di tutta l’assemblea hanno raggiunto qui il loro culmine, perché tutti ci siamo sentiti chiamati in causa ad imitare le virtù delle Figlie della Chiesa, così acutamente spiegate dal celebrante nel loro significato più autentico. La funzione è proseguita con l’offerta, da parte di Suor Gabriella, oltre che del pane e del vino, delle Costituzioni delle Figlie della Chiesa, a cui ella ha rinnovato, anche oggi, la sua fedeltà.

Dopo le preghiere dei fedeli, incentrate sull’importanza e il valore della vita contemplativa, la Comunione con Gesù e tra noi, riuniti in assemblea, è divenuta quasi palpabile. Un senso di viva e autentica gioia e gratitudine aleggiava in tutta la chiesa di San Donnino. Le parole toccanti di Suor Gabriella, che ha ringraziato, esprimendo affetto per tutti, con la sincerità del suo buon cuore, hanno concluso la celebrazione, ma hanno aperto una magnifica festa, tenutasi nella sala della canonica.

Qui, le è stata letta e dedicata una poesia originale e profonda, composta dalla consorella Marisa che, con una punta di ironia e simpatia, le ha augurato di vivere altri 60 anni di vita religiosa, per diventare ancora più Santa! Tra le belle e sane risate collettive, le persone riunite si sono complimentate con Suor Gabriella, comunicandole tutto il loro affetto con baci e abbracci. Le sorelle hanno, infine, raccolto anche un foglio-ricordo, riportante tutte le firme dei partecipanti alla festa, da consegnare a Suor Gabriella, in allegato ad un meraviglioso fascicolo, composto da foto, ringraziamenti, poesie… creato appositamente da loro per questa speciale occasione.

Gesù era davvero nel cuore di ognuno oggi e gioiva attraverso il cuore di ognuno, dilettandosi dell’Unità, che si era creata fra tutti i suoi figli e figlie… desideroso che l’Unità prosegua, oggi, qui sulla terra, per opera nostra, in questo giorno di Grazia speciale, così come accadrà poi, per Sua Volontà e Suo Dono, al nostro ritorno in Cielo!

Eleonora Devecchi