Ven, 26 Mag 23 Formazione liturgica
Concluso il tempo pasquale, dopo la Solennitá di Pentecoste la Liturgia celebra la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa.
Per il mirabile disegno divino la nascita della Chiesa e gli inizi della sua missione evangelizzatrice nel mondo sono affidati alle cure materne di Maria: Cristo sulla Croce ha affidato Sua Madre al discepolo amato e nel discepolo tutti siamo stati amati di amore eterno, per esserne testimoni credibili fino agli ‘estremi confini della terra’. Maria é nostra Madre fin dal primo istante, quando il Si pronunciato all’Annuncio dell’Angelo l’ha resa Madre di Cristo e quindi Madre dell’umanità.
Il giorno di Pentecoste ha atteso con gli Apostoli e una moltitudine di gente la discesa dello Spirito Santo! Un’attesa, la sua, carica di passione e speranza, ascolto e certezza di fede!
È un'ulteriore prova dell'insondabile mistero dell'amore di Dio, che ha voluto che avessimo come Madre la stessa Madre di Gesú. Il Magistero della Chiesa da sempre ha voluto onorare la maternitá di Maria con titoli vari. Papa Paolo VI, il 21 novembre 1964, al termine della terza tappa del Concilio Vaticano II, assecondando i desideri che molti Padri conciliari gli avevano presentato, conferì a Maria il titolo onorifico di Madre della Chiesa. Le radici teologiche di questo titolo risalgono alla Chiesa primitiva; molti Padri della Chiesa, santi e studiosi dei primi secoli hanno spesso parlato di Maria come della nuova Eva, (Gn3,20) ossia la madre dei viventi, redenti e riscattati da Gesú Cristo. Nel libro dell’Apocalisse 14,12, san Giovanni dice che i figli di questa Donna sono "quelli che osservano i comandamenti di Dio e rendono testimonianza a Gesù". E cosa vuol dire essere testimoni se non essere stati con Gesù, aver partecipato alla sua passione e risurrezione? La testimonianza non è mai un fatto privato ma è un ‘mandato’ che lo Spirito dona a ciascuno secondo le proprie reali possibilità. Tutta la vita del Figlio è una testimonianza resa al Padre: per questo lo ascolta, lo prega, fa ciò che il Padre gli dice di fare, ciò che a Lui piace. E noi nella piena comunione con Lui testimoniamo la Chiesa, di cui il Signore è capo e Maria collaboratrice privilegiata!
Nel 1975 quando fu promulgata la seconda edizione del Messale Romano di Paolo VI, la celebrazione di Maria sotto il titolo di Madre della Chiesa fu inserita tra le messe votive. Il 3 marzo 2018, con un decreto pubblicato dalla Congregazione del Culto divino, papa Francesco ha iscritto nel Calendario romano la memoria obbligatoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa fissandola il lunedì dopo la domenica di Pentecoste. Il decreto porta la data dell’11 febbraio 2018, centosessantesimo anniversario della prima apparizione di Lourdes. Dal punto di vista spirituale-liturgico tale collocazione è appropriata, perché come canta l’antifona d’ingresso: I discepoli erano assidui e concordi nella preghiera con Maria, Madre di Gesù (Cfr. At 1,14).
Gli Apostoli onorano Maria, Colei che ha generato il Signore e lei riconosce in loro la famiglia di suo Figlio; la Vergine è memoria di un passato che sempre si fa presente e futuro perché sa che lo Spirito Santo opera fin dal principio; cosi come ha operato in lei, continua ad agire fino alla consumazione dei tempi. Lo Spirito Santo feconda un gruppo di uomini e donne radunati nella ‘stanza alta’, il Cenacolo, simile a un grembo vergine: la Chiesa nasce con la presenza di Maria resa ancora più giovane da un vento fresco e un fuoco vivo che danza come a raggiungere i confini della Terra. La Colletta è una bella sintesi di ciò che celebriamo; come credenti abbiamo il desiderio di sperimentare come e con la Vergine Maria la concordia, il rispetto dell’altro, il superamento delle divisioni, la solidarietá verso tutti, perché la Chiesa, popolo santo di Dio, diventi un’unica famiglia.
Colletta
Dio Padre di misericordia,
il tuo unico Figlio, morente sulla croce, ha dato a noi
come madre nostra la sua stessa madre, la beata Vergine Maria;
fa' che, sorretta dal suo amore, la tua Chiesa,
sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli
e riunisca tutti i popoli del mondo in un'unica famiglia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo ...
E con il Prefazio abbiamo conferma della Sua Presenza costante nell’opera di salvezza perché, come direbbe Maria Oliva Bonaldo, Tutti sono o possono essere Chiesa! Siamo amati dal Signore, segnati con il sigillo del Dio vivente; tutti i popoli sono chiamati a essere l’unico popolo, chiamati a essere santi perché fratelli e sorelle, figli dell’unico Dio.
All’annunzio dell’angelo,
accolse nel cuore immacolato il tuo Verbo
e meritò di concepirlo nel grembo verginale;
divenendo madre del suo Creatore,
segnò gli inizi della Chiesa.
Ai piedi della croce,
per il testamento d’amore del tuo Figlio,
estese la sua maternità a tutti gli uomini,
generati dalla morte di Cristo
per una vita che non avrà mai fine.
Immagine e modello della Chiesa orante,
si unì alla preghiera degli Apostoli
nell’attesa dello Spirito Santo.
Assunta alla gloria del cielo,
accompagna con materno amore la Chiesa
e la protegge nel cammino verso la patria,
fino al giorno glorioso del Signore.