Dinanzi a Maria Oliva ci troviamo come avvolti da un senso di mistero che ci ammutolisce e obbliga a fermarci, come dinanzi ad una bellezza luminosa.
È donna completamente immersa in Dio, i cui occhi davvero contemplavano un altro mondo. Una donna del nostro tempo che, guardando alla Chiesa, ha saputo nella sua vita fondere gli opposti: grandezza e piccolezza, fortezza e soavità, nascondimento e splendore, contemplazione e azione.
Madre Maria Oliva è giunta al vertice di un cammino di fede che addita non solo alle sue figlie ma anche ai laici. Così Igino Giordani nel 1977 scriveva alle Figlie della Chiesa: “Non finisco di ringraziare Dio del privilegio fattomi d’incontrare in mezzo alla politica una Santa che mi richiamasse ai valori dello spirito. Mi aiutava a vivere la Chiesa“.
Maria Oliva è una creatura chiamata dall’Amore per vivere l’Amore e per comunicare l’Amore: ha risposto con creatività all’ispirazione ricevuta durante la processione del Corpus Domini amando e soffrendo per gli uomini, perché tutti diventassero Chiesa.