Ter., 05 Out. 21 Formação litúrgica Liturgia
GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PER ANIMATORI MUSICALI
I Ministri del Canto e della Musica
Alla fine, i nostri canti si sono trasformati in preghiera, il mistero dell’unità di Cristo e la musica sono entrati in noi all’unisono, non si può comprendere ciò che è accaduto ma c’è qualcosa di geniale che è venuto dallo Spirito Santo. Tutto è successo durante la celebrazione eucaristica di domenica scorsa nella Casa di Preghiera Domus Aurea delle Figlie della Chiesa, circondata dalla natura.
Quello trascorso a Roma è stato un tempo breve ma intenso, lontano dalla vita di ogni giorno. Anche quest’anno, grazie a Dio, abbiamo potuto partecipare alle giornate di approfondimento per animatori musicali dedicate ai ministeri del canto e della musica. Un progetto battezzato: “Celebriamo cantando in Spirito e verità”, organizzato dalle stesse suore, che ha avuto inizio nel 2005. Il primo momento di condivisione è stata l’accoglienza di suor Anna Saviotti, anima della tre giorni, e dei relatori: i maestri Gianmartino Durighello, Carlo Barlese e il nostro direttore del coro della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e responsabile della Musica Sacra Regionale, don Domenico Lando, suor Katia. A guidarci in una esperienza musicale e spirituale indimenticabile, c’era anche un altro giovanissimo sacerdote della diocesi di Cosenza, don Pasquale Panaro.
Dopo essere stati accolti dagli sguardi gioiosi delle suore, ci siamo riuniti, numerosi, nel salone della Domus Aurea, per presentarci uno alla volta. Tutti insieme abbiamo formato un pezzetto della nostra Italia, con le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, Foggia, Siena, Friuli Venezia Giulia e Padova. E come ogni anno, dopo cena, abbiamo fatto le prime prove di canto serali, cominciando a prendere confidenza con le composizioni musicali di Barlese e Lando. Prima di andare a letto, abbiamo recitato la compieta, perché alla Domus Aurea ogni giorno è scandito dalla preghiera semplice. Abbiamo intonato gli inni ed i salmi di Durighello, dando una melodia alle nostre speranze.Ogni mattina, la sveglia era alle sette, quando nelle nostre stanzette un canto si propagava in tutta la Casa, invitandoci a svegliarci per raggiungere l’area più sacra della Domus Aurea: la cappellina, per prendere parte al banchetto nuziale.
Nel corso degli incontri formativi, il maestro Durighello ha parlato del volto della chiesa, quello di un grande coro, prendendo in prestito una frase di Paolo VI, soffermandosi sul significato dell’essere chiesa: assemblea santa, popolo di Dio, corpo mistico di Cristo, testimone di Risurrezione, dove convivono carismi, ministeri, servizio e diaconia, ricordandoci che il servo per eccellenza è Cristo.
Suor Katia ci ha presentato i suoi preziosi libri, quelli liturgici, aprendo una breve partentesi sulla circolarità della chiesa lungi dalla struttura piramidale. La stessa ci ha poi spiegato i ministeri ordinati, quelli istituiti e gli straordinari, facendo la differenza con gli incarichi parrocchiali, un modo per dire che ognuno di noi deve stare al proprio posto, ed ha concluso il suo intervento con la partecipazione dei laici al triplice ufficio di Cristo: profetico, sacerdotale e regale.
Con il maestro Marina Mungai abbiamo cercato i suoni dentro il nostro corpo, sfiorando la nostra personalità sonora, in una seduta di musicoterapia coinvolgente.
Con il maestro Lando abbiamo scoperto che siamo chiamati a cantare come gli angeli, perché l’animatore della musica è colui che dà la sua anima ed i ministri del Signore sono angeli. Una sensazione bellissima. Lo stesso ha poi introdotto i ministeri del canto e della musica: il direttore del coro, l’organista, il presidente, il coro, cuore dell’assemblea, i quali si muovono tutti attorno alla grande assemblea, per la salvezza di tutti i battezzati, anche di coloro che non partecipano alla liturgia. Don Lando ha poi illustrato la figura del salmista, il quale trasmette la Parola, non se stesso, favorisce la meditazione, dopo aver conseguito una preparazione biblica - spirituale.
Attraverso l’analisi dei documenti del magistero della chiesa, il maestro Barlese ha tracciato il profilo del direttore del coro, immaginandolo come una persona che deve avere prima un sincero rapporto con Dio, perché la competitività tecnica viene in secondo piano, non basta, lo stesso deve possedere un carisma che permette di entrare nella liturgia. Ognuno di noi ha poi potuto scegliere di partecipare ad un laboratorio tra: cantare in coro e il canto del salmo responsoriale, dirigere il coro e guidare l’assemblea e gli strumenti nella Liturgia. Quest’anno, suor Anna, ha deciso di portarci fuori dalla Casa, così siamo stati in pizzeria tutti insieme ed abbiamo visitato piazza San Pietro; è stato emozionante perché molti di noi da tempo non calpestavano quella piazza a causa della pandemia.
L’ultima sera, suor Katia ha tirato fuori la sua chitarra ed ha suonato per noi che abbiamo cantato e ballato, un momento di grande gioia. Prima di salutarci abbiamo raccontato ai relatori le nostre emozioni, scoprendo che anche le brevi conversazioni tra noi hanno avuto il loro significato profondo. Ognuno di noi, ha portato a casa un pezzetto di cielo più azzurro che continua a guardarci a distanza, è il cielo che avvolge la Casa delle Figlie della Chiesa, fautrici di un lavoro insostituibile. Grazie.
Kety Galati