Qua., 06 Fev. 19 Espiritualidade
Nella nostra casa dedicata alla Vergine Annunciata a Roma, abbiamo voluto celebrare insieme la memoria dell'anniversario battesimale delle Sorelle che lo festeggiano nei mesi di gennaio-febbraio.
Ci è piaciuto identificarci con questo bel ricordo tratto da un canto inglese:
"Ricordo i giorni in cui mi sono seduta sulle ginocchia di mia madre e lei mi ha insegnato a fare il segno di croce. Mi ha insegnato ad unire le mani prima di pregare Gesù, a baciare la Sua immagine, ad amare Gesù... Ricordo come i miei genitori mi hanno preparata per la prima Santa Comunione. Mi sono vestita con un vestito bianco, ho messo una corona bianca sulla testa, ho tenuto una candela bianca nella mia mano e in processione ho raggiunto l'altare, accompagnata dai miei genitori: in presenza degli angeli ho ricevuto il mio Gesù nel mio cuore. È ancora un ricordo fresco. Quando rivivo questo bellissimo momento, mi sento tornare di nuovo bambina: poi mi rendo conto che ora vivo nel Suo Tempio e realizzo che sono il Suo Tempio".
Tutte abbiamo ricordato di essere state affidate alla Chiesa-Madre, quando abbiamo ricevuto il sacramento del Battesimo. Da allora la Chiesa ci sta conducendo ogni giorno a Cristo, attraverso lo Spirito Santo. Siamo state battezzate con l'acqua, ci è stata consegnata una candela, ed eravamo vestite di bianco. Ci piace pensare che questi tre simboli rappresentano le tre virtù teologali della vita cristiana.
Nel Vangelo di Giovanni leggiamo che l'acqua che Gesù ci dà diventerà in noi una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna. L'acqua che è stata versata sulla nostra testa nel momento del Battesimo simboleggia il dono della fede. Ogni volta che entriamo in Chiesa o che ricordiamo l'amore di Dio, la nostre fede aumenta. Con la candela accesa, proclamiamo che Gesù è la luce del mondo, che è la speranza della nostra vita e che crediamo nella vita eterna. .Il vestito bianco, simbolo di purezza, ci sollecita a ricordare che la fede e la speranza sono sostenute da un amore puro verso il Dio della nostra vita.
Andando avanti negli anni abbiamo riconosciuto e accolto la chiamata di Dio, che ci ha colmato di tante grazie e attraverso di esse ci ha fatto crescere nelle virtù teologali. È bello potersi fermare a riflettere un po’… ricordare… rivivere i nostri incontri con Gesù nella Santa Comunione… ringraziare per ciò che continuamente riceviamo dal Signore. Ora, mentre viviamo come un dono di grazia la nostra vecchiaia, il nostro punto focale è la Croce di Cristo, dove troviamo senso e significato per la nostra vita; la fede, la speranza e l'amore si nutrono del sapore vitale della nostra esperienza,e ci fanno guardare a Lui, morto e risorto per noi ,con immensa fiducia, perché dalla sua Croce la salvezza viene al mondo (Eb 12,1-4). La nostra Fondatrice, Maria Oliva Bonaldo, ci dice che questi sono i momenti più preziosi della nostra vita e che possiamo riempirli di serena gratitudine. Anche Papa Francesco ci ricorda che i religiosi offrono sempre una gioiosa testimonianza di Cristo risorto, tanto più quando vivono nella pace la loro vecchiaia. Lo desideriamo tutte intensamente, mentre cerchiamo giorno dopo giorno di far maturare in noi la grazia del Battesimo.