Dom., 17 Jan. 21 Testemunhas Solidariedade
Stralciamo da una relazione delle nostre Sorelle indiane questa bella testimonianza su un aspetto del loro lavoro nel distretto di Savanur, in India.
Con il nostro Centro MOB, a Savanur lavoriamo con le 64 comunità rurali del distretto, che non abbiamo voluto abbandonare durante questi lunghi mesi, molto difficili per tutti a causa delle restrizioni dovute al Covid-19. Abbiamo dovuto chiedere il permesso alle autorità governative per realizzare i nostri abituali campi di prevenzione per monitorare la salute della popolazione, facendo fronte alla scarsità di medici disponibili, dato che molti di loro sono stati requisiti per l’emergenza. Non potevamo fare riunioni di folla, ma siamo state in grado di coinvolgere comunque tanta gente, prendendo le necessarie precauzioni. Abbiamo dovuto rimanere tutto il giorno sul posto per assistere la gente, che appunto a causa della pandemia non può recarsi negli ospedali per le malattie comuni, pur avendo bisogno di cure; e d'altra parte le farmacie dirette dal governo non sono abilitate a vendere medicinali senza le prescrizioni dei medici.
Nei nostri campi siamo riuscite a coinvolgere alcuni medici e le autorità locali presenti aiutavano le persone a mettersi in fila con ordine per accedere alle cure.
Un primo campo si è svolto nel villaggio di Hurricuppi il 7 novembre 2020 e ha visto la partecipazione di 382 adulti e 26 bambini dello stesso villaggio e dei villaggi vicini. Abbiamo fornito loro le mascherine e usato i disinfettanti per prevenire Covid-19.
Il 21 novembre 2020 abbiamo fatto un altro campo nel villaggio di Hiremarali allo stesso modo, mantenendo il protocollo Covid-19 e la distanza sociale per un totale di 396 adulti e 22 bambini. Entrambi i campi sono stati rischiosi, poiché abbiamo trovato alcuni dei partecipanti con i sintomi di Covid-19. Molti anziani sono stati trovati con un alto livello di glucosio nel sangue e i medici hanno indirizzato questi pazienti ai dipartimenti governativi sotto la cura delle autorità del villaggio.
Infine abbiamo realizzato a dicembre un campo di sensibilizzazione e formazione speciale contro il Covid-19. Rispondendo alle attuali necessità siamo andate nei villaggi più remoti e in una zona di lavoro per braccianti per fare formazione sullo stesso argomento. Il medico e il formatore hanno spiegato le conseguenze delle infezioni da Corona virus se no nci si prende cura della prevenzione e hanno spiegato come si può prevenire l'infezione con i farmaci naturali disponibili nei villaggi. Hanno anche mostrato tutti i medicinali che si possono realizzare a base di erbe locali e distribuito ai partecipanti molti di questi medicinali. La sensibilizzazione nella zona di lavoro non è stata facile. Il responsabile delle risorse ha faticato per rendere le persone consapevoli della gravità delle infezioni da Covid-19 e delle loro conseguenze. Abbiamo fornito loro le mascherine e abbiamo fatto giurare che avrebbero preso tutte le precauzioni per evitare la diffusione del Covid-19 nella società.
Anche se la conduzione dei campi era molto rischiosa, è stata un vero aiuto per la popolazione dei villaggi. Quest'anno il governo ha anche riconosciuto le nostre attività di promozione umana e i nostri servizi all'umanità bisognosa, dandone notizia sui giornali locali. Per noi è importante perché questo offre credibilità al nostro lavoro agli occhi della gente. Molti malati sono migliorati grazie ai consigli e alle medicine che abbiamo potuto distribuire durante i campi. Ringraziamo il Signore di poterlo servire in questo modo, facendoci vicine ai nostri fratelli e sorelle come il buon Samaritano della parabola, che Papa Francesco richiama a tutti noi nella sua ultima enciclica Fratres omnes.